Vilmos (Gabriele) Apor de Altorja nacque il 29 febbraio 1892, sesto degli otto figli del barone Gabriel e della contessa Fidelia Palffy, ferventi cattolici, nella città Segesvár (diocesi di Alba Iulia), che all’epoca faceva parte dell’Ungheria. Completati con profitto gli studi in sacra teologia all’Università di Innsbruck, nel 1915 fu ordinato sacerdote per la Diocesi di Gran Varadino dei Latini. Per ventitré anni svolse il ministero di parroco nella città di Gyula, distinguendosi per la cura pastorale, il lavoro sociale, la cura degli ammalati e l’educazione dei giovani. Pio XI il 21 gennaio 1941 lo creò Vescovo di Győr.
Interamente votato alla maggior gloria di Dio ed alla salvezza delle anime, svolse in maniera eccellente le funzioni di insegnamento, santificazione e di governo.
Soccorse molte persone durante gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale, opponendosi duramente sia al nazismo che al comunismo.
Nel pomeriggio del 28 marzo 1945 – Venerdì Santo – quando le truppe sovietiche raggiunsero la sua diocesi, offrì un rifugio sicuro a numerose donne e bambini nella sua residenza e protesse anche le donne che temevano di essere violentate. Quattro o cinque soldati sovietici ubriachi arrivarono con l’intenzione di portare un centinaio di donne nelle loro caserme, ma Mons. Apor le tenne ben nascoste in cantina, senza cedere neppure di fronte alla minaccia delle armi. I soldati stavano per andarsene quando all’improvviso una ragazza, terrorizzata, uscì dal suo nascondiglio per scappare, attirando su di sé l’attenzione di uno dei soldati: prima che questi potesse fare fuoco con la mitragliatrice, Mons. Apos le fece scudo con il proprio corpo.
Mentre il vescovo si accasciava, i soldati fuggivano. Condotto in ospedale, per tre giorni Mons. Apor fu afflitto da aspri dolori che egli sopportò a beneficio dei suoi fedeli e dei suoi sacerdoti. Dopo aver concesso il persono ai suoi aggressori, Mons. Apor spirò il lunedì dopo Pasqua. È stato beatificato da San Giovanni Paolo II il 9 novembre 1997.
Il Beato Vilmos Apor, vescovo e martire, fu Cappellano Conventuale ad honorem del nostro Ordine.