La pala d'altare della Vergine del monastero di Sigena (Aragona) è un'opera di pittura tempera a bordo realizzata tra il 1367 e il 1381 da un anonimo maestro che si è identificato con Pere Serra o Jaume Serra. Attualmente è conservato nel Museo Nazionale d'Arte della Catalogna.
L'opera testimonia lo sviluppo vissuto dalla pala d'altare del secondo terzo del XIV secolo. La tavola principale raffigura la Vergine Maria in trono con il Bambino e la Santa Caterina d'Alessandria e Maria Maddalena.
La figura del capo pala d'altare, cioè chi l'ha commissionata, è posta in ginocchio ai piedi della Vergine e la sua identificazione è contenuta in un'iscrizione sovraaggiunsa all'abitudine: FRA: FONTANER: D: GLRA: COMNADOR: D: SIXENA. Questa leggenda è un riferimento importante per la storia della pala d'altare in quanto nessun documento è noto per riferirsi al suo noleggio o pagamento. Fray Fontaner de Glera fu comandante di Sigena ad una data successiva al 1363. Pertanto, Jaume e Pere Serra (specialmente quest'ultimo) avrebbero potuto essere gli autori nel periodo 1363-1375, da quando Francesc Serra morì nel 1362. Le dodici scene delle strade laterali riguardano le sette gioie di Maria, le storie evangeliche e gli Atti degli Apostoli dall'Annunciazione all'Incoronazione di Maria e sono sormontate dal Golgota in soffitta.
Per quanto riguarda la predella, quattro miracoli eucaristici accompagnano la rappresentazione centrale dell'Ultima Cena. Nei dipinti dedicati ai miracoli eucaristici si può osservare l'espressione di un messaggio esplicito attraverso l'immagine che si riferisce alla considerazione negativa che la società medievale aveva del popolo ebraico e al suo rapporto con la rabbia divina, concretizzata nei successivi focolai della peste di quegli anni e nella carestia.